lunedì 17 febbraio 2020

PGTGS recensito da UBERALIENDISORDER

The Great Saunites e i Palmer Generator si incontrano per la prima volta nelle Marche, nell’estate del 2016, durante il Field Fest evento organizzato annualmente dal Collettivo Sonar. Tra loro nasce subito una forte intesa personale e  musicale che li porterà ad esibirsi spesso in diversi live. 
La loro affinità si concretizza nell’Aprile 2019, quando registrano PgTgs, un disco che raccoglie la piena libertà espressiva di entrambe i gruppi in due composizioni: la prima è Mandrie a cura dei Palmer Generator, la seconda è Zante, firmata dal duo di Lodi. Le radici psichedeliche del disco si intuiscono fin dai primi minuti. Mandrie nutre e restituisce all’ascolto una zavorra di suoni dall’attitudine post rock. Trascinati dalla piena, emergono echi e richiami provenienti da molto lontano, annunciati da urla di chitarre affilate, mentre la batteria scandisce un tempo esterno alla storia e il basso sottolinea l’urgenza dell’interiorità. 
Zante esordisce con un canto sommesso di sirene, tra lo sfavillare di sintetizzatori e la scia di voci sospiranti. Il free-form di questo lungo brano contribuisce alla creazione di atmosfere eteree, attraversate dalla melodia del clarinetto di Paolo Cantù, ospite prezioso di questo progetto.  Travolti, si resta in viaggio verso il passato, antica pelle sonora. 

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