martedì 25 ottobre 2016

Recensione NERO su TRITACARNE

THE GREAT SAUNITES giungono all’ennesimo capitolo della loro prolifica
discografia iniziata nel 2010 con l’omonimo album proseguita poi nel 2011
con “Delay Jesus ‘68”, cui sono seguiti lo split coi Cianide e quello con
Lucifer Big Band [entrambi del 2012], “The Ivy” [2013] e “Radicalisme
Mecaniquè”[2014]. “Nero” si [auto]colloca esattamente all’apice della loro
sperimentazione sonora. La progressione negli anni ha raggiunto un livello
decisamente elevato e i tre brani che compongono il disco ne sono la prova. “Nero” si divide in
tra parti, tra loro distinte ma intimamente connesse dalla ricerca di uno spazio “reale e
vitale” dove poter esprimere le emozioni. Spazio oggettivamente non ancora concepito e
realizzato se non nelle menti visionarie dei due. Questo universo ipnotico e visionario è la
tappa finale del viaggio in cui The Great Saunites ci chiedono di accompagnarli. Un viaggio
che ci auguriamo possa non finire mai, regalandoci momenti di intimistico trasporto come
questo interessantissimo “Nero”. Entrando nel dettaglio basta anche un solo ascolto per quanto
minimale e frettoloso possa essere per capire come il lavoro dei due [coadiuvati nell'occasione
da Cassandra, voce e chitarra e noise in “Lusitania”] spinge verso una dissonante e
psichedelica ritualità dai forti connotati tribali che avvolge l'ascoltatore impadronendosi
della sua mente pian piano, groove dopo groove, pezzo dopo pezzo. Nero non è solo il titolo del
disco ma è a nostro avviso il mood che pervade tutta la registrazione. Luce e speranza sono
bandite dai trentacinque minuti di cui si compone l'album. Qui ci sono solo oscurità e
misticismo, compagni di viaggio ideali nella nostra discesa negli inferi. Discesa ormai
inarrestabile e definitiva. Come definitivo e martellante è il suono dei TGS che disco dopo
disco si inoltrano sempre più a fondo nelle sperimentazioni sonore pur mantenendo una
riconoscibilità netta ed indiscutibile. Abbiamo avuto modo di ascoltare qualche momento del
nuovo disco e non abbiamo problemi a rivelare che il viaggio è ancora ben lungi dal
concludersi. Meditate su questo album mentre loro preparano i dettagli di quella che sarà la
nuova tappa. Come sempre di sola andata.

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