mercoledì 20 agosto 2014

"Radicalisme Mècanique" recensito su Chain D.L.K.


a cura di Andrea Piran

This new release is a one sided lp that last a little less that twelve minutes and is the result of the collaboration between Attilio Novellino, a sound artist, and Great Saunites a duo, playing bass and drum, working in the field of developing melodic lines out of traditionally rhythmic instruments.
A lowly distorted guitar line and cymbals introduce the listener in the initial part of this track where samples and a drum giving the rhythm of the track create the frame for the other instruments for the development of the track. The almost hypnotic overall mood is vaguely reminiscent of krautrock, his most rock oriented paths at least, and is conducted by the string instruments, guitar and bass, developing their lines slowly until a sax is left almost alone, at a low volume acting as a sidekick, and starts the second half of the track, while the beat continues assuring the cohesiveness of the track. When the guitar enters again, the sax stops, and the last part of the track begins in a crescendo that creates a sonic mass that slowly ends to let the sax ending the track in solitude upon a noisy soundscape.
This release sounds more like a live recordings of a concert rather than a fully conceived release and, for someone, this is one of the best statement available. If only it lasted a little more...

http://www.chaindlk.com/reviews/?id=8370

domenica 13 aprile 2014

The Great Saunites su BLOW UP #191 Aprile 2014




Recensione "The Ivy" su Rockit

a cura di Alessandra De Ascentiis


 Kraut Rock, Psichedelia e Surf si alternano in "The Ivy", l'ultimo album dei Great Saunties. Il duo lodigiano in giro dal 2008 è al loro terzo disco e stavolta aggiunge al piatto una joint venture di prestigio con Luca Ciffo (Fuzz Orchestra) alla chitarra in "Cassandra".

Una commistione di suoni acidi, chitarre e percussioni serratissime in cui ogni traccia ha sfumature e inclinazioni diverse, ciascuna a suo modo peculiare. Ad esempio "Bottles and Ornaments", che rimanda moltissimo ai Pink Floyd di "Shine on You Crazy Diamonds", un paragone che viene retto bene e non senza una certa dignità (anche se decidere di inserire il suono di un disco mandato al contrario è un elemento pericolosamente vicino al cliché); allo stesso modo la successiva "Ocean Raves" si distacca con un salto quantico e un arpeggio di tre minuti e mezzo che ricorda più il blues di certi Doors (quelli di "Spanish Carovan"). Chiudono il lotto "The ivy" e "The ivy II", che hanno più l'aria di nascere come jam session pure.

I Great Saunties sono due bravi polistrumentisti e sono perfetti per fare un bel tuffo negli anni ‘70. La loro è una scelta di stile non particolarmente fresca ma sicuramente il risultato è una performance di qualità. Inoltre il disco è disponibile in streaming per intero: approfittatene.

 http://www.rockit.it/recensione/23206/saunites-the-ivy

sabato 8 marzo 2014

"Radicalisme Mècanique" Review on THE POST ROCK

The Great Saunites und Attilio Novellino haben wir euch vor einiger Zeit vorgestellt. Jetzt haben sich die beiden italienischen Acts zusammengetan und eine gemeinsame 12inch veröffentlicht.

“Radicalisme Mècanique” nennt sich das 12minütige Ergebnis. Ein sich auftürmendes experimentelles Stück, mit trockenen Drums, brodelndem Bass, umgeben von einer Soundwolke, aus der immer wieder neue Klänge hervorschauen. Das Ganze gemastert von James Plotkin. Mehr nicht. Mehr braucht es auch nicht.

 Die Platte ist auf gelbem Vinyl mit schwarzem Siebdruck als Co-Release der beiden italienischen Label Manza Nera und Discreet Records erhältlich. Sucht euch ein Label aus und schafft euch diese Platte an.


http://www.thepostrock.de/the-great-saunites-attilio-novellino/

domenica 2 marzo 2014

Recensione "Radicalisme Mècanique" su Sodapop Webzine


a cura di Emiliano Zanotti


One side strikes back. Torna il formato vinilico più gettonato degli ultimi tempi, una volta tanto giustificato non da mere ragioni estetiche ma dal fatto che i dodici minuti di Radicalisme Mècanique non avrebbero potuto stare su un semplice 7” bifronte senza essere divisi. Sull’altro lato del giallo vinile capeggia invece la serigrafia di un oscuro macchinario dall’aspetto vagamente leonardesco, opera di Vivaultra stampa dall'immancabile gang di Corpoc.
Attilio Novellino l’abbiamo conosciuto in tante vesti e associato ai più disparati progetti, ma vederlo accompagnarsi a un gruppo di ambito rock come The Great Saunites mi ha onestamente sorpreso; limite mio evidentemente, dato che lui appare perfettamente a suo agio anche in questo contesto. È sempre un buon segno l’assenza di preconcetti e la ricerca di affinità che vadano al di là degli steccati di genere: in questo caso il punto di contatto è rappresentato dall’improvvisazione, che tutti gli interessati praticano pur nei rispettivi ambiti di competenza. In Radicalisme Mècanique l’incontro non avviene perfettamente a metà strada, è più Novellino a spostarsi verso i territori rock o quantomeno è questo il genere che risulta prevalente: l’intervento del musicista barese non stravolge il suono del duo lodigiano, che continua a macinare imperterrito il proprio noise strumentale, ma ne muta lentamente il DNA ed offre al contempo nuove direttrici di sviluppo. Voci, rumori e melodie ondivaghe che si insinuano fra le trame ritmiche provocando sensazioni di vero straniamento, il sax che interviene verso la metà del pezzo spostando il discorso su territori limitrofi al jazz e sul finale l’elettronica che arriva a prevalere dissolvendo ogni idea di ritmo, danno vita a una musica che stimola in ugual misura e contemporaneamente corpo e mente, psichedelia hard radicata fra i ’70 e i ’90, ma che sa guardare avanti. Il primo incontro è stato fruttuoso, speriamo abbia un seguito.

http://www.sodapop.it/rbrth/reviews/1917-the-great-saunites-a-attilio-novellino-radicalisme-mecanique-manza-neradiscreetrecords-2014.html

giovedì 20 febbraio 2014

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domenica 19 gennaio 2014

Recensione "Radicalisme Mècanique" su distorsioni.net

 a cura di Romina Baldoni

The Great Saunites, dopo la convincente prova di “The Ivy”, tornano insieme al maestro del suono Attilio Novellino ad offrirci una specie di seduta sperimentale estemporanea. Un disco a tiratura limitata a 150 copie inciso su un solo lato (unica omonima traccia di poco meno di 12 minuti) e serigrafato da CorpoC su un insolito sfondo giallo vivace. L’approccio ci riporta all’inquietante post psichedelia visionaria e psicologica del duo lodigiano impastata dallo sfondo motorik della batteria, dalle propulsioni decostruite e stratificate del basso, dal loro incontro alchemico ed enigmatico. Attilio Novellino invece contribuisce in questa traccia alla tornitura del flusso, ai sibili cosmici, all’effettistica emozionale, alle atmosfere. Si possono ravvisare maggiori passaggi di impro jazz, che nel bel mezzo del pezzo convivono con le dissonanze, un’elettronica contestualizzata ad amplificare la percezione piuttosto che ad intessere rumori stranianti o fuori campo. Il risultato complessivo è l’intelaiatura di una nebulosa che si infittisce in un crescendo emozionale e sospensivo.

Una risacca vorticosa che assorbe e intorpidisce i sensi. Una ciclicità dell’eterno ritorno che è al tempo stesso fuga spazio temporale. Come nelle migliori lezioni di kraut rock (Neu! Cluster) l’associazione all’evasione e alla dispersione è evocata da ritmi ipnotici e ripetitivi, da un avanzare che si intensifica dalla fase di vuoto rarefatto a quella di densità asfittica e pregnante. Ogni rumore, ogni sfumatura, ogni variazione è inglobata da questa specie di bussolotto pieno di sabbia sbattuto da una risacca metronomica, associabile all’ineluttabilità del fato, ad una ruota cabalistica, che disperde tutto in un drone siderale, in un fruscio meccanico dove tutto diventa vibrazione, rimando, trance, eco di sottofondo. La frammentazione, la demistificazione dei generi, il riciclo e lo sfilacciamento dei rimasugli post, incanalate nella sottile linea che separa la paranoia ossessiva e il caos esistenziale. Solo gli Heroin in Tahiti avevano osato scendere verso questi cunicoli di oscurità, riesumato queste ritualità dell’occulto con tanta delirante magia. Spiazzante, straniante e stramaledettamente affascinante.

http://www.distorsioni.net/canali/dischi/dischi-it/radicalisme-mecanique

sabato 4 gennaio 2014

TGS&ATTILIO NOVELLINO - NEW LP OUT ON JANUARY 15th

The Great Saunites duo and Attilio Novellino share a visceral approach to the sound, they met for a "remote improv session" joining uncompromising (re-)interpretation of free-jazz/noise and heavy psychedelia, soundart and radical choices.
Radicalisme Mècanique comes as one-sided 180g yellow vinyl with fine serigraphy, limited edition to 150 copies plus digital. Mastering by James Plotkin.
Out on January 15th for Discreetrecords, music network focused on experimental, electronic and improvising sounds and Manza Nera, an art collective born in Tuscany supporting avant-garde sounds.


LP PRE-ORDER:

http://discreetrecords.bandcamp.com/

http://manzaneralabel.bandcamp.com/album/radicalisme-m-canique


CONTACTS:

http://thegreatsaunites.blogspot.it/
http://attilionovellino.com/

http://manzaneralabel.tumblr.com/
http://discreetrecords.it/