martedì 25 febbraio 2020

ATTENZIONE!!

A causa delle note vicende e relative ordinanze per il famoso virus, THE GREAT SAUNITES non potrà partecipare agli eventi del prossimo weekend nelle Marche ( 28 Fano e 29 Jesi). I concerti si terranno comunque, ci saranno ovviamente i Palmer Generator insieme a degli ottimi sostituti (rispettivamente Ludmilla Spleen e Fuzzo Raimi). Di seguito i link agli eventi.
A presto!
tgs

28 febbraio
https://www.facebook.com/events/622409571944116/

venerdì 21 febbraio 2020

PGTGS in streaming esclusivo su THE NEW NOISE

di Michele Giorgi 



Basta fare una semplice ricerca su questo sito per scoprire come Palmer Generator e The Great Saunites siano due presenze costanti da sempre, oltre ad essere stati spesso entrambi protagonisti di anteprime e streaming. Per questo, la nascita di un’amicizia tra le due band in occasione dell’edizione 2016 del Field Fest (un evento di cui siamo stati media-partner) e la conseguente decisione di celebrarla con uno split in uscita per tre label da sempre nel nostro radar non poteva che culminare in quest’anteprima offerta da noi. Del resto, una delle nostre piccole manie è proprio quella di cercare puntini da unire in un immaginario diagramma di realtà tra loro apparentemente distanti eppure unite da un comune sentire e da un comune approccio alla passione musicale libera e senza pregiudiziali di sorta.
Le due composizioni presenti, “Mandrie” a firma Palmer Generator e “Zante” dei The Great Saunites, si dividono i due lati di un vinile che in realtà sembra nato per essere fruito senza soluzione di continuità seppure i due brani sembrino connotati da personalità ben distinte e da differenti linguaggi. Eppure, proprio qui sta il bello, le molte differenze non impediscono di godere di PGTGS come si trattasse di un unico flusso in cui si alternano gli stili ma non l’intima sostanza della musica da esso veicolata. Il suono dei Palmer Generator (ovverosia la famiglia Palmieri) si incastra esattamente a metà strada tra post-rock e psichedelia con un andamento ipnotico che punta a trasportare l’ascoltatore in un vortice spaziale dai sottili rimandi kraut. “Mandrie” è suddiviso in due parti che si uniscono a formare una lunga suite in grado di toccare l’intero spettro espressivo del trio e di evidenziarne la notevole coesione interna, merito non solo dell’affinità personale ma anche dei moltissimi live tenuti nel corso dei dieci anni di attività. I compagni di split (e come già sottolineato amici) vengono da Lodi, dove si sono formati nel 2008, sono Atros (bassi, tastiere) e Leonard Layola (tamburi, elettronica) qui raggiunti da Paolo Cantù, altra nostra vecchia conoscenza, alla chitarra e clarinetto per un brano dal taglio più sperimentale in cui la reiterazione e la circolarità donano un mood peculiare eppure altrettanto affine all’idea di psichedelia e di astrazione dal reale. Il tutto è però reso in chiave minimalista e con un finale a sorpresa lasciato ad un riff di matrice drone-doom in grado di riportare il percorso su coordinate più corpose per chiudere il cerchio ideale dello split. Questa comune pulsione, sebbene differente nella declinazione e nell’approccio, costituisce il fil rouge del disco e ci permette, come già sottolineato, di goderne in modo continuo senza quell’effetto di rottura tipico dei lavori in cui ciascuno opera in completa autonomia, riprova del fatto che lo spunto comune e il continuo confronto durante la creazione di PGTGS ha portato una qualche forma di sintonia, pur senza stravolgere le distinte personalità delle due realtà coinvolte. Il risultato finale non mancherà di colpire gli ascoltatori più curiosi e inclini al mettersi in gioco nell’esplorare diverse angolazioni di un background meno distante di quanto si potrebbe pensare. Buon ascolto.

lunedì 17 febbraio 2020

PG vs TGS: VIDEO TEASER

Mini cortometraggio in tre episodi a cura di Matteo Frezza (Director), Riccardo Saraceni (Dop), Maria Vittoria Misuraca (Prod Assistant)

Ep.1:  https://youtu.be/FBxlbrxa9_Y

Ep.2:  https://youtu.be/WCUk79R-sJg

Ep.3:  https://youtu.be/tPjmhPw53_c

PGTGS recensito da UBERALIENDISORDER

The Great Saunites e i Palmer Generator si incontrano per la prima volta nelle Marche, nell’estate del 2016, durante il Field Fest evento organizzato annualmente dal Collettivo Sonar. Tra loro nasce subito una forte intesa personale e  musicale che li porterà ad esibirsi spesso in diversi live. 
La loro affinità si concretizza nell’Aprile 2019, quando registrano PgTgs, un disco che raccoglie la piena libertà espressiva di entrambe i gruppi in due composizioni: la prima è Mandrie a cura dei Palmer Generator, la seconda è Zante, firmata dal duo di Lodi. Le radici psichedeliche del disco si intuiscono fin dai primi minuti. Mandrie nutre e restituisce all’ascolto una zavorra di suoni dall’attitudine post rock. Trascinati dalla piena, emergono echi e richiami provenienti da molto lontano, annunciati da urla di chitarre affilate, mentre la batteria scandisce un tempo esterno alla storia e il basso sottolinea l’urgenza dell’interiorità. 
Zante esordisce con un canto sommesso di sirene, tra lo sfavillare di sintetizzatori e la scia di voci sospiranti. Il free-form di questo lungo brano contribuisce alla creazione di atmosfere eteree, attraversate dalla melodia del clarinetto di Paolo Cantù, ospite prezioso di questo progetto.  Travolti, si resta in viaggio verso il passato, antica pelle sonora. 

sabato 15 febbraio 2020

Recensione su THEPITOFTHEDAMNED

Un anno e mezzo fa mi ero preso la briga di recensire 'Natura' dei Palmer Generator. Oggi ritrovo i nostri in compagnia dei lombardi The Great Saunites, per uno split album di un certo interesse in ambito psych acid rock strumentale. La family band marchigiana apre con un paio di tracce da proporci, "Mandrie" pt 1 e 2. La prima delle due mostra la rinnovata attitudine post-rock della famiglia Palmieri con un sound che strizza l'occhiolino agli americani *Shels. La song ammalia per le sue venature psichedeliche mentre la sua seconda parte stordisce per quell'incipit noise rock sporcato però da ulteriori influenze che chiamano in causa i Pink Floyd, in quel basso pulsante posto in primo piano e quelle ridondanze lisergiche che non fanno altro che ammorbarci ed infine ipnotizzarci. La song scivola via eterea, liquida, quasi dronica in un finale dai lunghi svolazzi siderali e caratterizzata da un impianto musicale che non fa che confermare quanto di buon avevo avuto apprezzato in occasione di 'Natura'. È il momento dei The Great Saunites e della lunghissima "Zante", quasi 18 minuti di psych kraut rock di stampo teutonico. Il comun denominatore con i Palmer Generator risiede sicuramente in quella ossessiva circolarità dei suoni, visto che la pseudo melodia creata da quelli che sembrano strumenti della tradizione indiana, continua a ripetersi allo sfinimento tra un tambureggiare etnico-tribale, suoni elettronici assai rarefatti e sussurri appena percettibili, che ci accompagneranno da qui fino alla conclusione della song. Prima, quella che credo sia una chitarra, prova ad insinuarsi all'interno di questo avanguardistico ammasso globulare sonico generando un effetto a dir poco straniante. Ci prova poi il clarinetto di Paolo Cantù (Makhno, A Short Apnea) a innescare atmosfere tremebonde ed orrorifiche che fanno salire la tensione a mille, accelerando il battito cardiaco, e rendendo, ma non solo per questo, la proposta del duo lodigiano davvero interessante. Sebbene la musica non sia certo di facile presa, lo split album di Palmer Generator e The Great Saunites non fa che mostrare le eccelse qualità di una scena italiana in costante ascesa e di un rinnovato desiderio di competere con i mostri sacri internazionali. Ben fatto ragazzi. (Francesco Scarci) 

Thepitofthedamned

Recensione PGTS su INDIEPERCUI

Split composito di natura ultra fina in grado di attraversare generazioni di musica incorporata a dovere e lasciata a sedimentare per i giorni a venire. Split di profonde visioni quadridimensionali concepite ad arte per cavalcare fasti di un tempo che non c’è più per sudare contingenti, trovare nuovi spazi, guadagnare territori. Tornano i Palmer Generator assieme ai The great saunites con un album trasversale. Due lunghe canzoni, un lato A e un lato B ad intercettare malesseri e umori ad intercettare un flusso rock di coscienza capace di diventare presagio, costrutto, ammirazione. PGTGS è un album sfrontato e pieno, pregno di esistenze in bilico a ricreare arte che diventa magia. Possibili mondi futuri, possibili richiami al passato che ci portiamo dentro ascolto su ascolto.

Indiepercui

mercoledì 5 febbraio 2020

PGTGS : new Split album out 02/03/2020


PGTGS è il nuovo split tra The Great Saunites e Palmer Generator. In uscita il 2 Marzo in formato vinile 180gr per Bloody Sound Fucktory, Il Verso del Cinghiale Records, Brigadisco Rec. Artwork di Mattia Palmieri.