di Leonardo Annulli Paris
Lo split che vi vengo a presentare (ascoltabile e scaricabile
gratuitamente dal bandcamp dei TGS) è opera di due band italiote
semisconosciute al grande pubblico. Innanzitutto, i The Great Saunites, duo lodigiano basso e batteria con alle spalle un EP (Delay Jesus '68, uscito l'anno scorso per Il verso del cinghiale e Hypershape) e uno split 7" con i Canide.
Una band che sembra in preda a un oscuro delirio sciamanico, che penetra
l'orecchio dell'ascoltatore con due pezzi diversi ma accomunati da un
anima profondamente oscura e acida. Il primo, Black City, è
esattamente quello che il titolo promette: un viaggio oscuro e
pericoloso nella città nera, un luogo sperduto e abbandonato abitato da
pochi valorosi e scheletri vagabondi. È il basso a dare il ritmo, con un
riff lento e metallico sostenuto da un tamburello, accompagnati da un
synth che crea un'atmosfera dark western (?). La successiva Medjugorje
è uno scatto di reni che trascina il disco su sentieri più math rock,
con il basso e la batteria in epilessi ad aprire la strada a piacevoli
bordate di synth noise. Due pezzi decisamente ben riusciti.
La Lucifer Big Band è semplicemente il progetto parallelo del batterista dei The Great Saunites alla seconda prova discografica a breve giro (dopo l'EP Atto I). Rakshasa Chant,
purtroppo, cambia un po' le carte in tavola, sfiancando l'ascoltatore
con un lunghissimo brano synth-drone strapieno di suoni elettronici
oscuri e taglienti che conferiscono al pezzo un'aura sabbatica ma
precludono un secondo ascolto (ma forse è un problema mio che non
digerisco questo genere di cose).
Nessun commento:
Posta un commento