a cura di Dope Fiend
Quarta occasione per Aristocrazia di ospitare i The Great Saunites, duo lodigiano che era già comparso sulle nostre pagine con "Tgs", Delay Jesus '68 e lo split realizzato insieme ai Lucifer Big Band; ora, siamo qui pronti ad
accogliere il nuovo parto di Leonard Kandur Layola e Atros, "The Ivy".
Il primo passo di questa neonata creatura musicale viene mosso grazie a
"Cassandra", un'interessantissima commistione tra un andamento Hard Rock
tipico del decennio settantiano, retrogusti desertici e psichedelia
acidissima. Veniamo immediatamente trasmigrati nelle profondità di un
oceano fatto di colori riarsi e di suoni esalanti fumi lisergici;
"Medjugorje" provvederà presto a condurci alla nostra destinazione
definitiva, agli antipodi di un infinito cosmo onirico permeato dalla
quintessenza di tutte le sensazioni contrastanti, soffocanti,
liberatorie, inebrianti e trascendenti.
La nostra peregrinazione continua con "Bottles & Ornaments", un
tentacolare e purissimo omaggio alla floydiana memoria di spazi astrali
che potrebbe benissimo essere uscito dalla chitarra di Syd Barrett,
mentre è con "Ocean Raves" che, grazie a una cullante essenzialità
acustica dai contorni Folk / Blues, i nostri affaticati neuroni possono
prendersi qualche istante di meritato riposo prima dell'assalto finale.
Il compito di chiudere i giochi è affidato alla title-track e non
potevamo davvero sperare in un epilogo migliore: "The Ivy" è un
mastodonte di venti minuti in cui liquidi umori lisergici si amalgamano
senza soluzione di continuità a sensazioni tribali di cui è infoltito un
tortuosissimo sentiero adornato altresì di incursioni di hammond,
ipnotiche danze rituali di dilatazione psicofisica, cupi rumorismi,
grevi cacofonie, arcaici isterismi deviati e disturbanti digressioni di
ascetica contemplazione.
Siamo giunti al termine di questo lavoro: siamo stanchi e spogli, eppure
allo stesso tempo rigenerati e impazienti di bagnarci nuovamente
nell'acidità visionaria dei The Great Saunites. "The Ivy" è un'opera di
piccole dimensioni fisiche, ma di enormi dimensioni mentali: è un
gioiello evocativo come pochi, è l'apoteosi di un percorso intenso, è un
ispirato spaccato di esplorazione sensoriale. Signori, "The Ivy" è
un'uscita da non perdere per nulla al mondo, "The Ivy" è una purissima
dimostrazione di Arte!
http://aristocraziawebzine.blogspot.it/2013/07/the-great-saunites-ivy.html
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