A causa delle note vicende e relative ordinanze per il famoso virus, THE GREAT SAUNITES non potrà partecipare agli eventi del
prossimo weekend nelle Marche ( 28 Fano e 29 Jesi). I concerti si
terranno comunque, ci saranno ovviamente i Palmer Generator insieme a degli ottimi sostituti (rispettivamente Ludmilla Spleen e Fuzzo Raimi). Di seguito i link agli eventi.
A presto!
tgs
28 febbraio
https://www.facebook.com/events/622409571944116/
Informazioni personali
martedì 25 febbraio 2020
venerdì 21 febbraio 2020
PGTGS in streaming esclusivo su THE NEW NOISE
di Michele Giorgi
Basta fare una semplice ricerca su questo sito per scoprire come Palmer Generator e The Great Saunites
siano due presenze costanti da sempre, oltre ad essere stati spesso
entrambi protagonisti di anteprime e streaming. Per questo, la nascita
di un’amicizia tra le due band in occasione dell’edizione 2016 del Field
Fest (un evento di cui siamo stati media-partner) e la conseguente
decisione di celebrarla con uno split in uscita per tre label da sempre
nel nostro radar non poteva che culminare in quest’anteprima offerta da
noi. Del resto, una delle nostre piccole manie è proprio quella di
cercare puntini da unire in un immaginario diagramma di realtà tra loro
apparentemente distanti eppure unite da un comune sentire e da un comune
approccio alla passione musicale libera e senza pregiudiziali di sorta.
Le due composizioni presenti, “Mandrie” a
firma Palmer Generator e “Zante” dei The Great Saunites, si dividono i
due lati di un vinile che in realtà sembra nato per essere fruito senza
soluzione di continuità seppure i due brani sembrino connotati da
personalità ben distinte e da differenti linguaggi. Eppure, proprio qui
sta il bello, le molte differenze non impediscono di godere di PGTGS
come si trattasse di un unico flusso in cui si alternano gli stili ma
non l’intima sostanza della musica da esso veicolata. Il suono dei
Palmer Generator (ovverosia la famiglia Palmieri) si incastra
esattamente a metà strada tra post-rock e psichedelia con un andamento
ipnotico che punta a trasportare l’ascoltatore in un vortice spaziale
dai sottili rimandi kraut. “Mandrie” è suddiviso in due parti che si
uniscono a formare una lunga suite in grado di toccare l’intero spettro
espressivo del trio e di evidenziarne la notevole coesione interna,
merito non solo dell’affinità personale ma anche dei moltissimi live
tenuti nel corso dei dieci anni di attività. I compagni di split (e come
già sottolineato amici) vengono da Lodi, dove si sono formati nel 2008,
sono Atros (bassi, tastiere) e Leonard Layola (tamburi, elettronica)
qui raggiunti da Paolo Cantù, altra nostra vecchia conoscenza,
alla chitarra e clarinetto per un brano dal taglio più sperimentale in
cui la reiterazione e la circolarità donano un mood peculiare eppure
altrettanto affine all’idea di psichedelia e di astrazione dal reale. Il
tutto è però reso in chiave minimalista e con un finale a sorpresa
lasciato ad un riff di matrice drone-doom in grado di riportare il
percorso su coordinate più corpose per chiudere il cerchio ideale dello
split. Questa comune pulsione, sebbene differente nella declinazione e
nell’approccio, costituisce il fil rouge del disco e ci permette, come
già sottolineato, di goderne in modo continuo senza quell’effetto di
rottura tipico dei lavori in cui ciascuno opera in completa autonomia,
riprova del fatto che lo spunto comune e il continuo confronto durante
la creazione di PGTGS ha portato una qualche forma di sintonia, pur
senza stravolgere le distinte personalità delle due realtà coinvolte. Il
risultato finale non mancherà di colpire gli ascoltatori più curiosi e
inclini al mettersi in gioco nell’esplorare diverse angolazioni di un
background meno distante di quanto si potrebbe pensare. Buon ascolto.
lunedì 17 febbraio 2020
PG vs TGS: VIDEO TEASER
Mini cortometraggio in tre episodi a cura di Matteo Frezza (Director), Riccardo Saraceni (Dop), Maria Vittoria Misuraca (Prod Assistant)
Ep.1: https://youtu.be/FBxlbrxa9_Y
Ep.2: https://youtu.be/WCUk79R-sJg
Ep.3: https://youtu.be/tPjmhPw53_c
Ep.1: https://youtu.be/FBxlbrxa9_Y
Ep.2: https://youtu.be/WCUk79R-sJg
Ep.3: https://youtu.be/tPjmhPw53_c
PGTGS recensito da UBERALIENDISORDER
The Great Saunites e i Palmer Generator si
incontrano per la prima volta nelle Marche, nell’estate del 2016,
durante il Field Fest evento organizzato annualmente dal Collettivo
Sonar. Tra loro nasce subito una forte intesa personale e musicale che
li porterà ad esibirsi spesso in diversi live.
La loro affinità si concretizza nell’Aprile 2019, quando registrano PgTgs, un disco che raccoglie la piena libertà espressiva di entrambe i gruppi in due composizioni: la prima è Mandrie a cura dei Palmer Generator, la seconda è Zante,
firmata dal duo di Lodi. Le radici psichedeliche del disco si
intuiscono fin dai primi minuti. Mandrie nutre e restituisce all’ascolto
una zavorra di suoni dall’attitudine post rock. Trascinati dalla piena,
emergono echi e richiami provenienti da molto lontano, annunciati da
urla di chitarre affilate, mentre la batteria scandisce un tempo esterno
alla storia e il basso sottolinea l’urgenza dell’interiorità.
Zante
esordisce con un canto sommesso di sirene, tra lo sfavillare di
sintetizzatori e la scia di voci sospiranti. Il free-form di questo
lungo brano contribuisce alla creazione di atmosfere eteree,
attraversate dalla melodia del clarinetto di Paolo Cantù, ospite
prezioso di questo progetto. Travolti, si resta in viaggio verso il
passato, antica pelle sonora.
sabato 15 febbraio 2020
Recensione su THEPITOFTHEDAMNED
Un
anno e mezzo fa mi ero preso la briga di recensire 'Natura' dei Palmer
Generator. Oggi ritrovo i nostri in compagnia dei lombardi The Great
Saunites, per uno split album di un certo interesse in ambito psych acid
rock strumentale. La family band marchigiana apre con un paio di tracce
da proporci, "Mandrie" pt 1 e 2. La prima delle due mostra la rinnovata
attitudine post-rock della famiglia Palmieri con un sound che strizza
l'occhiolino agli americani *Shels. La song ammalia per le sue venature
psichedeliche mentre la sua seconda parte stordisce per quell'incipit
noise rock sporcato però da ulteriori influenze che chiamano in causa i
Pink Floyd, in quel basso pulsante posto in primo piano e quelle
ridondanze lisergiche che non fanno altro che ammorbarci ed infine
ipnotizzarci. La song scivola via eterea, liquida, quasi dronica in un
finale dai lunghi svolazzi siderali e caratterizzata da un impianto
musicale che non fa che confermare quanto di buon avevo avuto apprezzato
in occasione di 'Natura'. È il momento dei The Great Saunites e della
lunghissima "Zante", quasi 18 minuti di psych kraut rock di stampo
teutonico. Il comun denominatore con i Palmer Generator risiede
sicuramente in quella ossessiva circolarità dei suoni, visto che la
pseudo melodia creata da quelli che sembrano strumenti della tradizione
indiana, continua a ripetersi allo sfinimento tra un tambureggiare
etnico-tribale, suoni elettronici assai rarefatti e sussurri appena
percettibili, che ci accompagneranno da qui fino alla conclusione della
song. Prima, quella che credo sia una chitarra, prova ad insinuarsi
all'interno di questo avanguardistico ammasso globulare sonico generando
un effetto a dir poco straniante. Ci prova poi il clarinetto di Paolo
Cantù (Makhno, A Short Apnea) a innescare atmosfere tremebonde ed
orrorifiche che fanno salire la tensione a mille, accelerando il battito
cardiaco, e rendendo, ma non solo per questo, la proposta del duo
lodigiano davvero interessante. Sebbene la musica non sia certo di
facile presa, lo split album di Palmer Generator e The Great Saunites
non fa che mostrare le eccelse qualità di una scena italiana in costante
ascesa e di un rinnovato desiderio di competere con i mostri sacri
internazionali. Ben fatto ragazzi. (Francesco Scarci)
Thepitofthedamned
Thepitofthedamned
Recensione PGTS su INDIEPERCUI
Split composito di natura ultra fina in grado di attraversare
generazioni di musica incorporata a dovere e lasciata a sedimentare per i
giorni a venire. Split di profonde visioni quadridimensionali concepite
ad arte per cavalcare fasti di un tempo che non c’è più per sudare
contingenti, trovare nuovi spazi, guadagnare territori. Tornano i Palmer
Generator assieme ai The great saunites con un album trasversale. Due
lunghe canzoni, un lato A e un lato B ad intercettare malesseri e umori
ad intercettare un flusso rock di coscienza capace di diventare
presagio, costrutto, ammirazione. PGTGS è un album sfrontato e pieno,
pregno di esistenze in bilico a ricreare arte che diventa magia.
Possibili mondi futuri, possibili richiami al passato che ci portiamo
dentro ascolto su ascolto.
Indiepercui
Indiepercui
sabato 8 febbraio 2020
28/29 Febbraio - PGTGS release parties
Venerdi 28 Febbraio, Circolo Arci Artigiana, Fano (PU)
Sabato 29 Febbraio, Man Cave Cafè, Jesi (AN)
mercoledì 5 febbraio 2020
PGTGS : new Split album out 02/03/2020
PGTGS è il nuovo split tra The Great Saunites e Palmer Generator. In uscita il 2 Marzo in formato vinile 180gr per Bloody Sound Fucktory, Il Verso del Cinghiale Records, Brigadisco Rec. Artwork di Mattia Palmieri.
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