Un
anno e mezzo fa mi ero preso la briga di recensire 'Natura' dei Palmer
Generator. Oggi ritrovo i nostri in compagnia dei lombardi The Great
Saunites, per uno split album di un certo interesse in ambito psych acid
rock strumentale. La family band marchigiana apre con un paio di tracce
da proporci, "Mandrie" pt 1 e 2. La prima delle due mostra la rinnovata
attitudine post-rock della famiglia Palmieri con un sound che strizza
l'occhiolino agli americani *Shels. La song ammalia per le sue venature
psichedeliche mentre la sua seconda parte stordisce per quell'incipit
noise rock sporcato però da ulteriori influenze che chiamano in causa i
Pink Floyd, in quel basso pulsante posto in primo piano e quelle
ridondanze lisergiche che non fanno altro che ammorbarci ed infine
ipnotizzarci. La song scivola via eterea, liquida, quasi dronica in un
finale dai lunghi svolazzi siderali e caratterizzata da un impianto
musicale che non fa che confermare quanto di buon avevo avuto apprezzato
in occasione di 'Natura'. È il momento dei The Great Saunites e della
lunghissima "Zante", quasi 18 minuti di psych kraut rock di stampo
teutonico. Il comun denominatore con i Palmer Generator risiede
sicuramente in quella ossessiva circolarità dei suoni, visto che la
pseudo melodia creata da quelli che sembrano strumenti della tradizione
indiana, continua a ripetersi allo sfinimento tra un tambureggiare
etnico-tribale, suoni elettronici assai rarefatti e sussurri appena
percettibili, che ci accompagneranno da qui fino alla conclusione della
song. Prima, quella che credo sia una chitarra, prova ad insinuarsi
all'interno di questo avanguardistico ammasso globulare sonico generando
un effetto a dir poco straniante. Ci prova poi il clarinetto di Paolo
Cantù (Makhno, A Short Apnea) a innescare atmosfere tremebonde ed
orrorifiche che fanno salire la tensione a mille, accelerando il battito
cardiaco, e rendendo, ma non solo per questo, la proposta del duo
lodigiano davvero interessante. Sebbene la musica non sia certo di
facile presa, lo split album di Palmer Generator e The Great Saunites
non fa che mostrare le eccelse qualità di una scena italiana in costante
ascesa e di un rinnovato desiderio di competere con i mostri sacri
internazionali. Ben fatto ragazzi. (Francesco Scarci)
Thepitofthedamned
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