The Great Saunites e i Palmer Generator si
incontrano per la prima volta nelle Marche, nell’estate del 2016,
durante il Field Fest evento organizzato annualmente dal Collettivo
Sonar. Tra loro nasce subito una forte intesa personale e musicale che
li porterà ad esibirsi spesso in diversi live.
La loro affinità si concretizza nell’Aprile 2019, quando registrano PgTgs, un disco che raccoglie la piena libertà espressiva di entrambe i gruppi in due composizioni: la prima è Mandrie a cura dei Palmer Generator, la seconda è Zante,
firmata dal duo di Lodi. Le radici psichedeliche del disco si
intuiscono fin dai primi minuti. Mandrie nutre e restituisce all’ascolto
una zavorra di suoni dall’attitudine post rock. Trascinati dalla piena,
emergono echi e richiami provenienti da molto lontano, annunciati da
urla di chitarre affilate, mentre la batteria scandisce un tempo esterno
alla storia e il basso sottolinea l’urgenza dell’interiorità.
Zante
esordisce con un canto sommesso di sirene, tra lo sfavillare di
sintetizzatori e la scia di voci sospiranti. Il free-form di questo
lungo brano contribuisce alla creazione di atmosfere eteree,
attraversate dalla melodia del clarinetto di Paolo Cantù, ospite
prezioso di questo progetto. Travolti, si resta in viaggio verso il
passato, antica pelle sonora.
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