di Emiliano Zanotti
Torna a farsi sentire, con un vinile in tiratura limitata, il duo
lodigiano, di cui avemmo modo di parlare un paio di anni fa. La formula a
due non cambia, ma stavolta si registra la presenza di un ospite (Luca
Ciffo della Fuzz Orchestra, in un pezzo e nelle vesti
di produttore) e una maggior varietà di strumenti rispetto al classico
basso/batteria, cosa che influenza evidentemente la direzione musicale:
anche se restiamo nell'ambito di un solido rock strumentale, il gruppo
non si preoccupa di seguire alcuna tendenza e se ne esce con un disco
dove la bassa lombarda e il Texas della Trance Syndicate si
sovrappongono in un'immagine sfocata.
La partenza di Cassandra, velocità sostenuta su strade polverose, ci fa pensare che nulla sia cambiato dal precedente Delay Jesus '68 e ci inganna, perché questa volta i Great Saunites decidono di battere percorsi meno lineari e già Medjugorje, pur sfoggiando un suono solidamente noise, coi suoi synth che si stendono eterei sullo sfondo, dà un senso di spazialità alla Hawkwind
(magari quelli rivisti in chiave più moderna nella tribute compilation
su Neurot di tre anni fa) davvero inatteso. Da qui in poi è tutto uno
mutare di scenari, fra chitarre gilmouriane che si stendono morbide su tappeti di filed recordings, voci e battiti irregolari (Bottles & Ornaments) e le delicatezze di Ocean Raves (invero
il momento meno memorabile del disco). L'apice lo si raggiunge sul lato
B, occupato da un unico brano diviso in vari movimenti, che consta di
cavalcate epiche adornate da arpeggi riverberati e melodie incompiute,
schianti nel caos dopo accelerazioni forsennate e addirittura un pezzo
cantato (recitato, per essere più precisi) che mescola insieme dark/
folk alla Swans/Angels Of Light e svisate di chitarra e sintetizzatore in odore di jazz. Pur continuando a rifuggire la forma-canzone in The Ivy
c'è meno aria di jam session: il gruppo mostra di voler provare a
sperimentare nuovi linguaggi, anche a scapito della coesione delle varie
parti. Ne esce un disco che sa volgere la disomogeneità a proprio
favore, mettendo in mostra diversi spunti interessanti, molti già ben a
fuoco, altri che potrebbero venire sviluppati in futuro: c'è solo
l'imbarazzo della scelta.
http://www.sodapop.it/rbrth/reviews/1739-great-saunites-the-ivy-neon-parallelihysmverso-del-cinghialevilla-infernoterra-cavalemming-2013.html
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